I "Girasoli di primavera" fioriscono a Palazzo Isimbardi grazie al teatro. Dopo l'arte e la cucina, una nuova modalità espressiva al centro di un progetto di reinserimento sociale, ma anche uno strumento di formazione per regalare nuove speranze a detenute e detenuti.
Il terzo appuntamento della rassegna culturale, organizzata dalla Città metropolitana di Milano per alzare il velo sul mondo carcerario e costruire un percorso di conoscenza e inclusione, ha acceso i riflettori, martedì 7 maggio, sull'esperienza della casa circondariale “San Vittore-Francesco di Cataldo” di Milano.
Tanti gli spunti offerti grazie alla partecipazione di Giacinto Siciliano, Direttore Casa Circondariale San Vittore - Francesco Di Cataldo, Alberto di Cataldo, figlio del Maresciallo Maggiore Francesco di Cataldo, Claudio Longhi, Direttore Teatro Piccolo, Andreè Ruth Shammah, Direttore e Presidente del Teatro Franco Parenti di Milano, Lella Costa, attrice, Francesca Barra, giornalista e scrittrice, Donatella Massimilla, Direttrice artistica CETEC Spazio Alda Merini e regista, Don Luigi Trapelli, Coordinatore cappellani Polizia di Stato e appassionato di teatro sacro. A moderare gli interventi Peter Gomez, Direttore del Fattoquotidiano.it.
A seguito del convegno è andata in scena la performance “Ci sono fiori bellissimi avvinghiati a una sbarra” per la regia di Donatella Massimilla, con Gilberta Crispino, Yousi Cuba e Mariangela Ginetti, ma soprattutto le voci delle donne di San Vittore.
Il percorso
Quattro modalità espressive (pittura, musica, teatro e cucina), quattro stagioni (autunno, inverno, primavera ed estate), quattro modi diversi di dare speranza ai "Girasoli" (i detenuti intesi come persone cui offrire una chance di recupero sociale attraverso l’arte) nella cornice di Palazzo Isimbardi.
Quattro appuntamenti culturali per regalare uno sguardo differente a detenuti e detenute di quattro carceri dell'area metropolitana milanese, in un percorso di conoscenza ed inclusione rivolto alla cittadinanza, attraverso la potente forza dell'espressione artistica.
Autunno
Il primo appuntamento intitolato “Girasoli d’autunno” si è svolto il 17 ottobre 2023 e ha visto come protagonista l’arte della casa circondariale di Opera. Una settimana espositiva, a Palazzo Isimbardi, delle opere d'arte dei detenuti e delle detenute, che hanno frequentato il corso di “Arte Figurativa” tenuto dalla professoressa Chiara Mantovani, e degli allievi e delle allieve di Unitre - Università della Terza Età di Opera. Ad inaugurare la mostra, un convegno moderato dall'Editorialista di Avvenire Marco Tarquinio che ha visto la partecipazione di personalità del mondo dell'arte e accademico, del Comune di Milano nonché dell'Arcidiocesi di Milano.
Inverno
Il secondo appuntamento intitolato “Girasoli d’inverno” si è svolto il 2 febbraio 2024 e ha visto come protagonista la cucina del carcere di Bollate, a partire dall'esperienza del ristorante InGalera. Cucinare, servire, accogliere: in tre parole imparare una professione per assicurarsi un futuro e unire metaforicamente la vita dentro e fuori dal carcere. La detenzione come momento per scontare la propria pena, ma anche come occasione per redimersi e ritrovare il proprio posto nella società grazie a cgi ha deciso di portare arte e cultura dietro le sbarre.
Estate
I "Girasoli d'Estate", con il carcere minorile Beccaria, chiuderanno la rassegna: si realizzerà una performance musicale a margine del convegno con i ragazzi e le ragazze del Beccaria, dimostrando concretamente quanto importante sia, soprattutto per i giovanissimi, applicarsi alla cultura della musica.
